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C.I.P. n. 9 - PSICOLOGIA DELLE EMERGENZE
Emergenza caldo a Roma
Gli Psicologi di Psicar per Pronto Nonno
Gabriella Mosca* e Maria Teresa Devito**
* Psicologa di Psicar, esperta in Psicologia dell’Emergenze
** Psicologa del Lavoro, esperta in psicologia dell’emergenze ,vice presidente PSICAR
Nell’ambito del piano di gestione emergenza caldo a Roma il Comune ha istituito diversi Servizi per prevenire le conseguenze delle ondate di calore di questa estate appena trascorsa e che avrebbero potuto mettere a dura prova soprattutto le fasce più deboli della popolazione, a partire dagli anziani con patologie croniche. Per far fronte alle ripercussioni e agli effetti sulla salute del caldo estivo tra le misure adottate c’è stata anche l’istituzione di una unità di crisi pronta ad intervenire. È stato infatti istituito un numero verde presso il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile con l’obiettivo di raccogliere tutte le richieste d’aiuto degli over 65 che riferivano disagio fisico o psicologico in seguito al caldo eccessivo.
In seguito a tali telefonate un’equipe composta da un medico, uno dei nostri psicologi di Psicar (specializzato in psicologia dell’emergenze) ed un infermiere, si recavano nell’abitazione dell’anziano per garantire il supporto adeguato ad affrontare la situazione di crisi.
Per quanto riguarda l’intervento di supporto psicologico, è necessario premettere che noi siamo ben preparati al fatto che ogni estate si presenta il problema dello stress che le temperature elevate causano all’organismo umano; ciascuno di noi ha certamente sperimentato, durante un’esposizione prolungata ad un ambiente particolarmente caldo e umido, sensazioni di facile affaticamento, vertigini, difficoltà di concentrazione, alterazione del sonno, facile irritabilità e uno stato di agitazione e disagio.
Se tutto questo può avvenire in un individuo adulto che sta bene, è molto più facile che avvenga nei soggetti "più fragili": in questa fascia di popolazione generale sono ampiamente rappresentati i soggetti più anziani.
Complessivamente gli interventi di supporto psicologico sono stati 73 di cui 61 sono stati interventi di supporto psicologico telefonico e 12 domiciliari.
I sintomi che si sono presentati, sono stati: tristezza e melanconia, senso di affaticamento, di spossatezza, di astenia, che in alcuni casi hanno acuito, come abbiamo visto, i sintomi delle malattie già presenti.
Ad aggravare la situazione di vita degli anziani da noi soccorsi ci sono state: la città vuota, i servizi ridotti, i negozi chiusi che hanno provocato un senso di precarietà, di allarme e di solitudine determinando spesso uno stato di ansia e di depressione che hanno contribuito fortemente ad uno stato di malessere generalizzato.
Inoltre, l’effetto dirompente che le alte temperature hanno avuto sul sonno, hanno provocato un circolo vizioso in 5 persone da noi soccorse, persone con sindrome ansioso – depressiva. Questo disturbo in genere provoca insonnia la quale è stata rinforzata dal caldo che a sua volta ha esasperato l’ansia.
Gli anziani hanno mostrato nella maggior parte dei casi: irritabilità, stanchezza, instabilità del comportamento, amplificazione dell’ansia, che in alcuni casi hanno innescato un senso di intolleranza verso persone o situazioni che hanno determinato crisi comportamentali aggressive.
Come già detto precedentemente, gli interventi sono stati domiciliari e telefonici. Situazioni particolarmente gravi ed urgenti, hanno reso necessaria la visita domiciliare che ha permesso di gestire la crisi acuta e di valutare la situazione familiare e sociale dell’anziano. In altri casi è stato possibile gestire il disagio riportato attraverso il colloquio telefonico, si è provveduto ad attivare un percorso di sostegno psicologico sistematico con colloqui telefonici giornalieri per alcune persone. I nostri psicologi concordavano l’orario in cui durante la settimana avrebbero contattato gli anziani telefonicamente per fornire l’adeguato supporto psicologico.
L’intervento non si è limitato ad uno stato di crisi, ma in alcuni casi abbiamo provveduto ad attivare una rete di servizi garantita dal piano del progetto "pronto nonno", ovvero abbiamo attivato in 9 casi il servizio navetta che accompagnasse gli anziani alle visite mediche, in 3 casi abbiamo messo in contatto l’anziano, che aveva problemi di sfratto in corso, con un avvocato, in 4 casi abbiamo segnalato la possibilità di soggiorni estivi fuori città, e 2 persone in evidente stato di abbandono sono stati segnalati ai servizi competenti, 1 persona è stata accompagnata nel ricovero presso una struttura adeguata e curato i rapporti con i familiari che si trovavano fuori città.
Riteniamo che la possibilità, per gli anziani, di avere a disposizione un supporto psicologico domiciliare e telefonico per affrontare una situazione di crisi e di emergenza, come è stata quella del grande caldo estivo, abbia fornito un’occasione per imparare e gestire meglio i problemi legati alla solitudine e all’isolamento, permettendo a noi psicologi di riattivare, laddove possibile, le relazioni sociali, stimolando qualsiasi contatto col mondo esterno, coinvolgendo in attività di gruppo come le gite fuori porta.