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Editoriale
Rita Di Iorio
Nel terzo numero di CIP (conosco imparo prevengo) abbiamo continuato a soffermarci sull’informazione quale strumento prioritario per aumentare la cultura sulla sicurezza, soffermandoci su diversi ambiti di applicazione:
Informare le popolazioni sui rischi presenti nel loro ambiente di vita, dalla casa al quartiere alla regione e su come prepararsi meglio nella gestione degli stessi.
Informare tutti coloro che a vario titolo hanno responsabilità istituzionali dell’importanza dell’informazione e della formazione di tutti gli attori che si occupano di protezione civile e sicurezza e di tutti i cittadini quali protagonisti centrali della gestione dell’emergenza.
Informare i soccorritori sui rischi relativi al loro operare in situazioni ad alto rischio per offrire loro un antidoto al burn-out e ai PTDS (Post Traumatic Stress Disorder).
Informare i lavoratori dei rischi presenti sul posto di lavoro, su come affrontare le grandi emergenze e lo stress provocato dall’interazione con l’ambiente lavorativo per aumentare la prevenzione dei disturbi alla salute e degli incidenti sul lavoro. Oggi più che mai, visto il drammatico incremento degli incidenti nel lavoro si sta, finalmente direi, focalizzando l’attenzione sul valore della promozione della salute come investimento sociale.
Informare i ragazzi nelle scuole e nei loro ambienti di vita e di gioco sui rischi e su come questi possono essere gestiti dal punto vista psico-comportamentale.
Informare le popolazioni e gli addetti al lavoro sul problema globale della gestione della CO2, sul ruolo delle tecnologie sullo stoccaggio della CO2, su un possibile risparmio delle compagnie elettriche e sul nucleare di quarta generazione.
L’informazione costituisce il primo passo per suscitare l’attenzione nei confronti delle situazioni di rischio presenti nella nostra vita quotidiana. Il passo successivo è quello di promuovere l’assunzione delle responsabilità individuali, motivare ad una maggiore formazione personale e professionale, stimolare la consapevolezza nei dirigenti delle istituzioni della necessità di una pianificazione dell’informazione alla popolazione, incentivare la formazione degli operatori della prevenzione e del soccorso.
Buona lettura