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Un volontariato per il sostegno psicosociale: il C.P.C.

Archivio > Agosto 2007 > Protezione civile e volontariato

C.I.P. n. 2 - PROTEZIONE CIVILE E VOLONTARIATO

Le associazioni del Centro Alfredo Rampi Onlus
Un volontariato per il sostegno psicosociale: il C.P.C.

Il Centro Alfredo Rampi ha accolto con entusiasmo la richiesta di affiliazione del "C.P.C.", la neo nata associazione di volontari "Clowns di Protezione Civile - Alfredo Rampi" che rappresenterà una nuova sede locale di Roma dell’Organizzazione, oltre alla già consolidata realtà del N.O.A.R. e a quella più recente della "PSIC.- AR"
L’idea di creare questa nuova figura del volontario "Clown" di P.C. – (sicuramente inusuale, ma non per questo inappropriata) - prende lo spunto dalla "comicoterapia", la "terapia del sorriso" - o in modo più tecnico dalla gelotologia (dal greco "ghelos" = risata) - che è appunto lo studio del ridere in relazione alle sue potenzialità terapeutiche.
Questo tipo di approccio curativo, apparso negli Stati Uniti attorno agli anni ’80, sembra
stia riscuotendo oggi risultati sempre più ragguardevoli nel campo delle terapie alternative e viene oggi applicata non solo negli ospedali, dove si sono riscontrati netti miglioramenti nei pazienti affetti da qualunque tipo di patologia, ma anche nell’assistenza a  coloro che versano in condizioni di disagio psicologico e non solo.
Naturalmente, la nascita della figura del volontario "Clown" rappresenta un nuovo approccio nell’ambito della Protezione Civile e va inquadrato nella sua giusta dimensione.
Il "Clown di Protezione Civile" sarà un operatore che intende approfondire la conoscenza della terapia del sorriso per acquisire  strumenti e competenze tali da poter utilizzare negli specifici ambiti  di intervento. U
na nuova figura, quindi, che svolgerà determinati compiti ed una attività specifica, ma con in più una preparazione di base di protezione civile.
Tra gli obiettivi che si pone il "C.P.C.", infatti, c’è la volontà di intervenire nella fase della "post-emergenza", nelle operazioni di assistenza alle popolazioni colpite da calamità naturali, con azioni di sostegno psicosociale per favorire recupero e ripristino delle condizioni di normalità nonché in tutte quelle situazioni in cui l’individuo è soggetto ad esperienze traumatiche o a disagi psicofisici.
In linea con i principi e la "mission" del Centro Alfredo Rampi, il C.P.C. intende realizzare, inoltre, attività di informazione, di diffusione e di sensibilizzazione nel campo delle micro/macro emergenze ambientali, con mirati interventi di educazione alla prevenzione dei rischi e ai comportamenti da adottare in caso di emergenza o prima-durante-dopo un evento critico.
Un nuovo modello e un nuovo modo di far didattica che attraverso la figura del clown, siamo certi, possa determinare un approccio educativo, ironico e giocoso, ma più immediato e con una maggiore efficacia di apprendimento.
Per gli aspetti formativi il CPC collaborerà con il Centro Alfredo Rampi e le sedi locali - il NOAR e lo PSIC.AR - che rappresenteranno i partner privilegiati, nonché i punti di riferimento nei possibili interventi combinati.
Ci è sembrato importante, prima di intervenire in qualsiasi attività o forma di intervento psicosociale, realizzare un attento percorso di formazione. Per questo motivo, già alcuni volontari di protezione civile hanno iniziato un cammino di apprendimento delle tecniche di base che saranno utili a comprendere e acquisire una maggiore consapevolezza sul "clown" che è in ciascuno di noi.

Il Centro Alfredo Rampi Onlus, al fine di far fronte ad ogni diversa esigenza nel settore della Protezione Civile sta, quindi, lavorando alla formazione di gruppi misti di intervento - composti da operatori di protezione civile, psicologici dell’emergenza e clowns della propria organizzazione - affinché, intervenendo ciascuno secondo le proprie competenze, possa essere data risposta eterogenea alle diverse fasi rientranti nel ciclo dell’operatività di PC: prevenzione e  pianificazione,  emergenza e soccorso, superamento dell’emergenza attraverso il ripristino delle condizioni di normalità.




 
 
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