Scheda 2: Paura e Panico - Conosco Imparo Prevengo

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Scheda 2: Paura e Panico

Archivio > Dicembre 2008 > Protezione civile e volontariato

C.I.P. n. 6 - PROTEZIONE CIVILE E VOLONTARIATO

Scheda n.2
PAURA E PANICO
Rita Di Iorio
Psicoterapeuta, Presidente di PSIC-AR  (psicologi dell’emergenze Centro Alfredo Rampi)

PAURA
Emozione che ha uno scopo puramente biologico. E’ presente in tutti gli esseri viventi ed assolve la funzione di proteggere l'organismo. Essa protegge e prepara all'azione.

ESPRESSIONE DELLA PAURA
Fronte e sopracciglia: si sollevano determinando la formazione di rughe orizzontali sulla fronte;
Occhi: appaiono più aperti del normale con la palpebra inferiore tesa e quella superiore leggermente sollevata. Lo sguardo mostra una particolare immobilità e fissità;
Naso: le ali del naso sono dilatate;
Bocca: aperta con lieve retrazione degli angoli, labbra tese e contratte.
La paura ottiene un effetto contrario, divenendo disgregante del comportamento, quando degenera nel panico che paralizza ogni movimento o spinge a comportamenti irrazionali.

DEGENERAZIONE DELLA PAURA IN PANICO
Dipende dalla gravità della reazione esterna (cataclisma). Si innesca quando l'organismo non riesce ad elaborare una risposta, una "strategia di salvezza" e allora scatta l’allarme.
Ognuno possiede una vulnerabilità personale che dipende dalla fiducia di base acquisita nell’infanzia in relazione al rapporto con le figure genitoriali e alle altre esperienze di vita.

PANICO
L'organismo umano è abituato a rispondere a stimoli negativi ma quando questi superano la soglia di vulnerabilità personale scatta il panico.
Il panico può scatenarsi di fronte a:
- Reali  stimoli esterni (incidenti, terremoti etc)
- Gravi pericoli e minacce derivanti dal mondo interiore del soggetto e dai conflitti esistenti nel suo inconscio.

IL PANICO COMPARE IN SITUAZIONI DI EMERGENZA IN CUI:
E’ difficile reagire normalmente
- Non si può scappare
- Non ci si può mostrare deboli e chiedere aiuto
- Non ci si può disperare  ed essere tristi
- Non si riesce ad organizzare l'azione
- Non ci si può arrabbiare
- Non si riescono ad integrare tra loro emozioni e cognizioni, personaggi e storie (F. Veglia)

I SINTOMI DEL PANICO (DSM IV- manuale psicodiagnostico):
- Dispnea o sensazioni  di soffocamento
- Sbandamenti, instabilità  o sensazioni di svenimento
- Palpitazioni o tachicardia tremori fino a scosse
- Sudorazione
- Sensazione di asfissia,depersonalizzazione e/o derealizzazione
- Parestesie (torpore o formicolio)
- Improvvise vampate di calore
- Dolore o fastidio al petto
- Paura di morire
- Paura di impazzire o fare qualcosa di incontrollato.


 
 
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