Sicurezza a portata di bambino - Conosco Imparo Prevengo

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Sicurezza a portata di bambino

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C.I.P. n. 6 - FORMAZIONE E SCUOLA

SICUREZZA A PORTATA DI BAMBINO
LE GIORNATE DELLA SICUREZZA A CHIETI
Maria Teresa Devito*, Chiara Budini** e Rosita Maglio***
* Psicologa del lavoro, esperta in psicologia dell’emergenza, segretario di PSIC-AR (psicologi dell’emergenze Centro Alfredo Rampi)
**Psicologa dell’Educazione e Psicologa del Benessere nel Corso di Vita
***Psicologa, volontaria del Servizio Civile presso il Centro Alfredo Rampi

Le giornate della Sicurezza organizzate dall’INAIL in collaborazione con l’Università degli Studi di Tor Vergata costituiscono da qualche anno un evento atteso e molto partecipato per le scuole della città ospite.
Dopo il successo dello scorso anno ad Avezzano, quest’anno la manifestazione è stata ospitata dalla caserma dei VVFF di Chieti e ha visto la partecipazione di quasi 3000 tra bambini e insegnanti.
I ragazzi hanno potuto osservare all’opera diverse forze di Protezione Civile: ciascuna ha proposto un momento informativo-formativo nel proprio stand a cui seguiva una spettacolare simulazione di soccorso congiunto in caso di incidente sul lavoro e di incidente automobilistico ad opera della Croce Rossa, dei Vigili del Fuoco e della Polizia.


i bambini assistono alla simulazione di soccorso

 
La manifestazione è organizzata con finalità di prevenzione degli incidenti sul lavoro, ma anche di quel tipo di incidenti cui sono più soggetti i bambini a casa e a scuola.
La prevenzione riguarda una serie di comportamenti da preferire per evitare gli incidenti, ma anche determinati atteggiamenti da alimentare in caso di pericolo: tenersi lontani da luoghi rischiosi, avere fiducia nell’arrivo dei soccorsi e nella loro efficacia, imparare a gestire la paura.
Una manifestazione a stand di questo tipo favorisce la sensibilizzazione dei bambini e degli insegnanti offrendosi come spunto per approfondire gli argomenti in classe. I bambini infatti si dimostrano estremamente interessati e incuriositi e il loro coinvolgimento può essere facilmente ripreso a scuola diventando così un valido mezzo per un efficace intervento di prevenzione.
Inoltre questo loro interesse ed entusiasmo costituisce un importante incentivo per i volontari della Protezione Civile che si possono sentire incoraggiati dal tifo di questi piccoli fans.

E così i VVF erano presenti con i loro mezzi da terra e con l’unità dei Sommozzatori

 
lo stand e i mezzi dei VVFF

I volontari della Croce Verde di Civitella Roveto hanno fatto sperimentare ai ragazzi la sequenza BLS e hanno illustrato i contenuti e il funzionamento dei mezzi di soccorso

 
lo stand e i mezzi della Croce Verde


Erano presenti i Vigili Urbani del Comune di Chieti e la Polizia con tanto di Unità Cinofila



unità cinofila e mezzi della Polizia


Anche l’Università degli Studi di Tor Vergata e lo stand dell’INAIL hanno distribuito materiale informativo ai ragazzi e ai loro insegnanti

E infine il Centro Alfredo Rampi ha proposto anche quest’anno (vedi articolo HAI PAURA DELLA PAURA in CIP n.3, dicembre 2007) un gioco ai bambini per esplorare il sentimento della paura e le sue reazioni fisiologiche.

Il gioco proposto ai ragazzi permette di affrontare in modo ludico le reazioni fisiologiche tipiche della paura (l’accelerazione cardiaca e respiratoria, il tremore e il sudore) e insegna come gestirle attraverso la respirazione circolare e il richiamo di immagini che suscitano sicurezza. I bambini in pochi minuti sperimentano la possibilità di controllare il proprio corpo e aumentano il proprio senso di autoefficacia. Scoprono inoltre che il loro compito in caso di pericolo è proprio prendersi cura di se stessi in questo modo confidando nella tempestività e nell’efficacia degli adulti soccorritori. La discussione che segue e che precede l’attività-gioco permette, inoltre, di riconoscere queste stesse sensazioni in altre situazioni di vita quotidiana. Prima della prova della tecnica di rilassamento, infatti, i bambini imparano a riconoscere che le reazioni fisiologiche, tipiche della paura, si verificano anche in attività non pericolose, quali ad esempio quelle ludiche, che richiedono un minimo di energia e che esse corrispondono a normali reazioni del nostro corpo, in risposta a qualsiasi attivazione. Questa considerazione permette anche un maggior controllo della componente psicofisica della paura: pensieri del tipo "non riuscirò a farcela" oppure "cosa mi sta succedendo, forse sto per morire" vengono subiti riconosciuti. Questi tipi di pensieri, detti disfunzionali, incrementano la paura andando a costituire un circolo vizioso che blocca qualsiasi forma di pensiero alternativo e funzionale alla soluzione dell’emergenza. La tecnica di rilassamento ha la funzione di calmare il corpo, di trasformare i pensieri disfunzionali in pensieri più adeguati in modo da affrontare razionalmente il pericolo.

 
stand del Centro Alfredo Rampi


L’intervento proposto dal Centro Rampi, seguito degli insegnanti accompagnatori, può essere facilmente riproposto in classe prima delle interrogazioni o durante l’ora di educazione fisica, quando cioè si ripropongono automaticamente e naturalmente le reazioni fisiologiche sopra descritte. L’esercizio svolto con costanza può diventare (un buon esempio, seppur minimo) per una sana abitudine e potrebbe fare davvero la differenza in caso di incidente.

La Giornata della Sicurezza offre alle classi stimoli importanti per proseguire un lavoro di prevenzione.


 
 
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