L’Europa finanzia idee tecnologiche per la comunicazione ai cittadini durante l’emergenza - Conosco Imparo Prevengo

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L’Europa finanzia idee tecnologiche per la comunicazione ai cittadini durante l’emergenza

Archivio > Dicembre 2010 > Protezione civile e volontariato

C.I.P. n. 12 - PROTEZIONE CIVILE E VOLONTARIATO
L’EUROPA FINANZIA IDEE TECNOLOGICHE PER LA COMUNICAZIONE
AI CITTADINI DURANTE L’EMERGENZA
I risultati del Progetto Europeo PENforCEC
Staff di Progetto PENforCEC




La crescente mobilità dei popoli attraverso i confini degli stati dell’Unione Europea, porta alla necessità di adeguare metodi e tecnologie per la diffusione delle informazioni nella fase della gestione dell’emergenza, in particolar modo in caso di attentati terroristici.
La possibile presenza sullo scenario di un evento di cittadini non originari del luogo, infatti,  rende necessario l’utilizzo di nuove forme di comunicazione, che permettano di superare le difficoltà linguistiche.
I tradizionali messaggi vocali andranno sostituiti con nuovi messaggi multimediali, prevalentemente basati su segnali, mappe e simboli (foto 1); inoltre è necessaria l’adozione di una strategia comunicativa condivisa a livello Europeo.
Partendo da queste esigenze la Prefettura di Roma – Ufficio Territoriale del Governo, ha risposto, con il progetto "Proximity Emergency Network for Common European Communication – PENforCEC", ad una Call for Proposal della Commissione Europea, relativa al Programma per la "Prevention, preparedness and consequence management of Terrorism and other security related risks".
Il progetto, finanziato nell’anno 2008, ha visto la partecipazione, come partner, della Provincia di Roma - Ufficio di Polizia Provinciale e Protezione Civile, del Comune di Roma - Dipartimento Ambiente e Tutela del Verde - Protezione Civile, dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata -  Dipartimento di Ingegneria Elettronica, del Comune di Lisbona - Servizio di Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco dell’Aia.
Gli obiettivi del progetto sono principalmente due.
La promozione di una strategia di comunicazione, condivisa a livello europeo, orientata alla popolazione coinvolta in un evento calamitoso e basata principalmente sulla utilizzazione di messaggi non verbali (pittogrammi).
La sperimentazione di una rete di comunicazione di prossimità, in grado di superare l’eventuale indisponibilità delle altre tradizionali reti di comunicazione, e soprattutto, di inviare alla popolazione messaggi multimediali, contestuali e coerenti con l’ambiente in cui si trovano i cittadini che li ricevono, con indicazioni utili a rassicurare e ad orientare la popolazione durante le fasi dell’intervento in emergenza.
Il giorno 15 gennaio 2011, presso le strutture dell’aeroporto romano "Leonardo Da Vinci", è stata organizzata un’esercitazione con lo scopo di testare sia la messaggistica che la funzionalità della rete di comunicazione implementate durante le fasi del progetto PENforCEC.
Una sala messa a disposizione da Aeroporti di Roma S.p.A., all’interno dell’area tecnica, è stata allestita in modo da riprodurre fedelmente un terminal per le partenze, con tanto di banchi check-in, sala attesa, varco controlli e circa 100 figuranti passeggeri. Sono state coinvolte numerose organizzazioni di volontariato della Protezione Civile del Comune di Roma e della Croce Rossa Italiana. Alle 11:00 in punto lo scoppio di un finto ordigno presso uno degli esercizi commerciali ha dato il via all’esercitazione: il Terminal è invaso dal fumo e gli operatori ADR attivano subito la sala operativa interna per la gestione delle emergenze.
Sono stati allertati i Vigili del Fuoco del distaccamento aeroportuale e del Comando Provinciale, la Polizia di Stato, la Polizia Municipale di Roma Capitale, il Pronto Soccorso ADR interno all’aeroporto, l’Ares 118 della Regione Lazio e il Policlinico Universitario A. Gemelli. In pochi minuti è stata attivata anche la sala di controllo della Rete di Prossimità PENforCEC: l’operatore invia istantaneamente un messaggio sui display dei cellulari connessi alla rete, per avvertire che vi è stato un incidente al Terminal X e che pertanto possono esservi disagi in tutta la zona.
Altri messaggi sono inviati contemporaneamente anche alle reti WI-FI installate nelle zone lontane dall’aeroporto, come ad esempio la Stazione di Roma Termini dalla quale partono molti turisti ogni ora diretti al Leonardo da Vinci (foto 2).
Diciotto osservatori Europei provenienti da 12 Stati Membri, hanno seguito l’evoluzione dell’esercitazione, l’arrivo dei soccorritori e l’istituzione di un Posto di Comando dove hanno preso posto i rappresentanti di tutte le forze di soccorso compreso il referente dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile.
Gli hot-spot che costituiscono la rete PENforCEC hanno continuato ad inviare messaggi e pittogrammi per guidare le persone coinvolte verso le zone sicure.
La rete è configurata in modo da poter inviare contemporaneamente messaggi diversi in zone differenti, zone che possono essere anche di dimensioni abbastanza piccole. Ciò significa che mentre all’interno del Terminal X viene trasmesso un messaggio per rassicurare i cittadini coinvolti, informandoli sull’arrivo dei soccorritori, all’esterno del Terminal si invitano i malcapitati a rimuovere i veicoli parcheggiati per agevolare l’opera dei Vigili del Fuoco(foto 3).
L’applicazione PENforCEC ha, tra le sue funzionalità, la gestione automatica della lingua. Tale funzionalità permette di ricevere, sul terminale a cui vengono spediti i messaggi, la parte testuale del messaggio stesso nella lingua assicurata dal gestore del servizio attivo sul terminale. In occasione della dimostrazione dello scorso 15 gennaio erano già state attivate 4 lingue comunitarie (Italiano, Inglese, Portoghese e Olandese).
L’esercitazione è stata preceduta da un molto apprezzato discorso introduttivo del Prefetto di Roma, Dott. Giuseppe Pecoraro, che ha ribadito l’importanza e la necessità di simili momenti di verifica per testare e migliorare continuamente i meccanismi di coordinamento del "Sistema Roma".
Tra le autorità presenti anche il Magnifico Rettore dell’Università di Roma Tor Vergata, Prof. Renato Lauro, l’Assessore alle Politiche della Sicurezza e Protezione Civile della Provincia di Roma, dott. Ezio Paluzzi, il Questore di Roma, Dott. Francesco Tagliente e molti altri rappresentanti delle forze di sicurezza locali.
Durante il de briefing successivo all’esercitazione, gli osservatori europei hanno dato conto del loro apprezzamento dei risultati raggiunti dal progetto PENforCEC, ed hanno anche fornito contributi e suggerimenti volti al miglioramento del sistema, soprattutto per quanto concerne i contenuti e la procedura di comunicazione adottata (foto 4).
Il progetto si è concluso ufficialmente lo scorso 17 gennaio e nei prossimi mesi saranno  divulgati i risultati complessivi raggiunti. La sfida che il gruppo di lavoro di PENforCEC si assume a conclusione del progetto è quella di porre in essere ulteriori iniziative utili a promuovere i risultati raggiunti sia a livello nazionale che internazionale.

Per maggiori informazioni
www.penforcec.eu .
penforcec@gmail.com .




"With the support of the Prevention, Preparedness and Consequence
Management of Terrorism and other Security-related Risks Programme''
European Commission - Directorate-General Home Affairs''




un osservatore di L’Aia riceve un messaggio sul suo telefonino




le zone raggiungibili dalla messaggistica PENforCEC




i Vigili del Fuoco durante le operazioni di soccorso



l’arrivo del personale medico


 
 
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