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C.I.P. n. 1 - PROTEZIONE CIVILE E VOLONTARIATO
Le associazioni del Centro Alfredo Rampi Onlus
Un volontariato tecnico ed un volontariato psicologico
N.O.A.R.
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Il Nucleo Operativo Alfredo Rampi, associazione di volontariato di Protezione Civile da circa 10 anni attiva sul territorio romano e non solo, nasce dall’esperienza e nello spirito del Centro Alfredo Rampi onlus
Il N.O.A.R ha come scopo quello di collaborare con le Istituzioni in interventi di assistenza e soccorso alla popolazione, nonché di contribuire a diffondere la cultura della prevenzione e sicurezza, poiché, solo intervenendo preventivamente sui fattori di rischio, è possibile ridurre notevolmente il verificarsi di un’emergenza
Dalla sua fondazione il NOAR ha vissuto, peraltro abbastanza rapidamente, una sostanziale trasformazione: pensato agli albori della sua origine come progetto educativo per adolescenti nel VI Municipio di Roma, è divenuto oggi una delle associazioni di Protezione Civile riconosciute ed apprezzate dagli Enti pubblici con cui collabora (Regione Lazio, Provincia di Roma, Comune di Roma ecc.).
I soci del NOAR sono quindi spesso impegnati in attività addestrative e corsi di formazione e di specializzazione in svariati ambiti, dall’intervento cinofilo all’antincendio boschivo, al primo soccorso sanitario, ma grande attenzione è prestata alla preparazione dei volontari nel gestire la pressione e lo stress, a cui sono sottoposti durante gli interventi in emergenza e ad avere un approccio positivo e solidale con le persone in difficoltà.
L’operatore volontario di Protezione Civile non deve essere un Rambo che si "lancia solitario e sprezzante nelle situazioni più rischiose e torna sempre alla base incolume, dopo aver sventato l’incombente minaccia o aver salvato centinaia di vite!". Molto più semplicemente, è un cittadino che sceglie di acquisire nozioni tali da consentirgli, al verificarsi di condizioni di necessità e/o pericolo, di rendersi utile a sé e agli altri, mettendo la sua preparazione a disposizione della comunità.
Può accadere, nell’ avvicinarsi per la prima volta a questa realtà, di rimanere "deluso" nell’apprendere che il ruolo del volontario è quasi sempre sussidiario rispetto all’intervento tecnico dell’operatore professionista (Vigili del Fuoco, Croce Rossa, ecc.).
La funzione di supporto ai professionisti del soccorso potrebbe far sembrare poco gratificante il ruolo del volontario di protezione civile, ma se si prova a cambiare la prospettiva con cui approcciare questo mondo, tutto risulterà più chiaro.
Sarà forse statisticamente (ce lo auguriamo perché vorrebbe dire non avere emergenze di dimensioni ampie) poco probabile che un volontario estragga qualcuno da un palazzo crollato, ma sarà altrettanto improbabile dimenticare la soddisfazione provata nel ricevere un grazie con la voce o con gli occhi dopo aver distribuito acqua e viveri ai viaggiatori di un treno bloccato da 20 ore sotto il sole di luglio, aver confortato senzatetto con thè e coperte nel cuore della notte, aver aiutato i pellegrini in fila da ore per le esequie del Pontefice, contribuito a spegnere un incendio in un parco oppure aiutato una bambina che al concerto del Primo maggio ha perso di vista i genitori e si è smarrita nella folla.
Non sempre, ovviamente, tutto è così positivo, è possibile incontrare persone che non comprendano o non apprezzino il nostro operato, oppure una situazione nella quale non si riesca a trovare la soluzione migliore, in questi casi è importante non scoraggiarsi, ma sapere che s i troverà subito nel NOAR un ambito e dei compagni con cui confrontarsi sull’accaduto e trarne elementi di riflessione utili e positivi.
Perché questo è un aspetto della nostra associazione di cui tutti i soci sono giustamente fieri: un fortissimo spirito di gruppo, una solidarietà ed una stima che nel tempo si sono cementate per molti in una vera amicizia e che per noi sono la grande forza ed il miglior risultato raggiunto dal Nucleo Operativo Alfredo Rampi. (info: www.noar.it )