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C.I.P. n. 19 - TERRITORIO
INTERVISTA A BRUNO ODDENINO, IDEATORE DEL SISTEMA BIOARMON
Sonia Topazio
Capo ufficio stampa ufficio di Presidenza INGV
Le differenze dei diversi stili di vita tra persone che vivono in metropoli e quelle che vivono in campagna, sono noti a tutti, a partire dalla tensione causata dal traffico dei grandi centri urbani, dall’inquinamento acustico prodotto dalle fabbriche e a tutte le patologie ad esse collegate.
Le polveri sottili e i rumori sono grandi nemici dell’uomo. Il disagio inizia a creare dei traumi nella nostra anima e nella nostra mente, con il rischio di perdere l’armonia con noi stessi e di non percepire i segnali di emergenza psico-fisica. Sarebbe invece opportuno individuare delle strategie personali che andrebbero ricercate nella natura incontaminata, che da sempre è garante della sopravvivenza dei processi mentali e salvaguardare il proprio mondo interiore.
Tra la vittima della città e la natura bisognerà ricucire un linguaggio comune, una specie di gergo intimo che li collegherà attraverso un suono speciale, quello dell’empatia. Trovare la chiave giusta per dialogare con le note prodotte da Madre natura è quello di cui un po’ tutti abbiamo bisogno, ovvero un metodo che ci permetta di affrontare e recuperare uno status di sentimenti tutelati dalla nostra Mater Magistra.
Le parole e i gesti, le forme, i colori, le pietre e i suoni armonici sono il segreto contro lo stress.
Nell’antichità l’uomo andava alla ricerca di ambienti in grado di rafforzare la musica o i canti praticati dalle comunità e erigeva templi con geometrie studiate per creare gli effetti sonori desiderati. Negli spazi ipogei gli affreschi venivano collocati nelle zone caratterizzate dai massimi tempi di riverberazione. Le piramidi dell’antico Egitto rappresentano la massima testimonianza di una architettura creata per rafforzare i suoni e la musicalità delle pietre.
Oggi l’uomo ha perso coscienza, nella maggior parte dei casi, del rapporto sonoro che si instaura con il nostro habitat e delle possibilità di migliorare la qualità della vita che risiedono nella immersione in un ambiente sonoro adeguato alle nostre esigenze. Gli spazi confinati, i luoghi di vita e di lavoro, sono ottimizzati con criteri di efficienza o di economicità e mai in base alla risposta sonora auspicata. L’ambiente esterno è saturo di suoni rispetto ai quali, la normativa destinata al controllo dell’inquinamento acustico, ha solo da pochi anni avviato una azione a lungo termine di risanamento.
"i suoni che corrispondono alle note musicali sono in grado di modificare lo stato emozionale e fisico dell'essere umano, al fine di condurci, con semplicità e naturalezza, a sintonizzarci con la nostra più intima essenza", spiega Bruno Oddenino, ideatore del sistema Bioarmon® ( www.bioarmon.com ).
Ogni individuo ha bisogno del suo pentagramma musicale?
"La nota individuale, detta anche tonica personale, è il suono che caratterizza ogni essere umano, rendendolo unico e irripetibile. Questa frequenza si stabilizza dopo la pubertà e rimane costante per tutta la vita".
Un uomo può accordarsi come uno strumento musicale?
"Certamente, le corde vocali sono uno straordinario strumento musicale in grado di ritrovare l’energia persa, seguendo cioè la sua metafora, lo strumento scordato. La musica ha inscritto in sé il potere di dialogare con la parte più profonda dell'uomo e non è solo appagamento edonistico".
Il suono per rieducare le coscienze?
"Le coscienze sono anche corrotte dai rumori nocivi e inquinanti che deviano il nostro potere di ascolto tra la natura e il nostro io". La musica sta all’anima come l’acqua sta al corpo.
Come è possibile ritrovare l’IO?
"Educando l'individuo a riconoscere l'armonia in sé così da poterla realizzare al di fuori, nel rispetto della diversità di ciascuno, cosicché non accada ciò che tanto inquietava Kierkegaard: gli uomini nascono originali e finiscono copie".
Lei è l’ideatore del sistema Bioarmon® col quale collabora con l’Ospedale San Giovanni Battista di Torino (IRV) e recentemente con il Prof. Carlo Ventura è iniziata una sperimentazione sulle cellule staminali. L'argomento è stato affrontato anche recentemente alla conferenza del 3 Marzo 2013 che si è tenuta presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma all'interno della Rassegna sulla voce e il potere del suono, "Fonèka", ideata da Agata Lombardo.
"BioArmon® è lo "strumento" che utilizzando la musica, la respirazione, le forme, i colori, gli aromi e i cristalli in modo armonico e mirato è in grado di farci sperimentare la sinestesia, cioè la percezione simultanea di più sensi che interagiscono in simbiosi, inducendo nel soggetto una presa di coscienza dei fenomeni molto più complessa e completa di quella che può sperimentare normalmente. I dati evidenziati nella mappa vibrazionale consentono di realizzare un DVD unico, calibrato sulle specifiche caratteristiche di ogni individuo. Unendo, così, la respirazione guidata, la forma "archetipo", la musica personale, il colore di base, i cristalli e gli aromi correlati, si genererà un effetto sinestesico potente. Attraverso un'esperienza della durata di 15 minuti, ripetibile anche tutti i giorni, ogni individuo potrà "riaccordarsi" con se stesso, al fine di raggiungere uno stato più equilibrato e gioioso".
Potrebbe farci ascoltare una frase musicale e spiegarci come agisce?
L’ascolto di una frase musicale sarebbe un modo riduttivo e poco significativo per far conoscere BioArmon® perché dovrei scegliere una tonalità di ascolto: esempio la tonalità di sol; in questo caso se la sua essenza vibrasse ad una frequenza non armonizzata con il sol, lei sentirebbe disagio e non avrebbe certamente l’effetto sperato. E’ quindi determinante conoscere la frequenza di base della persona, Inoltre, la particolarità del mio sistema è di agire attraverso dei micro movimenti melodici che modificano in modo impercettibile l’intonazione della frase e difficilmente si percepiscono all’ascolto… Diventa perciò tutto complicato! Inoltre, la spiegazione fa parte del mio "segreto" che ho sviluppato in 26 anni di ricerca ed è protetto da copyright. Mi spiace di non poterla accontentare!