L’Assistenza psicosociale in Emergenza - Il convegno del 27 giugno 20 - Conosco Imparo Prevengo

PSICOLOGIA DELLE EMERGENZE, PROTEZIONE CIVILE, SICUREZZA, TERRITORIO
Vai ai contenuti

Menu principale:

L’Assistenza psicosociale in Emergenza - Il convegno del 27 giugno 20

Archivio > Agosto 2011 > Protezione civile e volontariato

C.I.P. n. 14 - PROTEZIONE CIVILE E VOLONTARIATO

CONVEGNO "L’ASSISTENZA PSICOSOCIALE IN EMERGENZA" 27 GIUGNO 2011
Rita Petrini
Psicologo di Psic-AR



Il 27 giugno 2011, presso l’Auditorium di via Vitorchiano, si è svolta una giornata di lavoro su "L’Assistenza Psicosociale in Emergenza", a cura del Dipartimento della Protezione Civile di Roma che, da tempo, ha posto l’attenzione sull’opportunità di sviluppare ed approfondire la tematica relativa a tali interventi da mettere in atto in occasione di maxi-emergenze, così come previsto dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 giugno 2006 .
Alla giornata, che prevedeva una sessione dedicata specificamente ai "Modelli di intervento per le cure psico-sociali" erano invitati, tra gli altri, Psicologi dell’emergenza Alfredo Rampi, l’Associazione Psicologi per i Popoli, la SIPEM, e l’Ordine Nazionale degli Psicologi.
Franco Gabrielli, Capo del Dipartimento della Protezine Civile, che ha aperto la giornata, ha sottolineato l’importanza della formazione nel campo delle emergenze e della omogeneizzazione delle procedure per arrivare ad una loro standardizzazione, aggiungendo come il tema della formazione riveste un’attenzione particolare poiché rappresenta una delle principali risorse utilizzabili all’interno delle strategie di prevenzione.
La conoscenza diffusa ed approfondita delle procedure organizzative e dei comportamenti più idonei da adottare in emergenza può, ha continuato, migliorare e rinforzare i comportamenti più efficaci per contrastare e limitare gli effetti degli eventi lesivi.
A questo si deve aggiungere, ha detto Fabrizio Curcio – Direttore dell’Ufficio Emergenze DPC – nel suo intervento, il fondamentale contributo fornito dalle esercitazioni sul campo che possano assicurare una preparazione adeguata durante gli interventi di soccorso: a questo deve rispondere il Modello formazione/prevenzione nel supporto psico-sociale.


Un momento del convegno

Contributi alla discussione sono stati dati anche dal Direttore del Centro di Neurologia e Psicologia Medica della Polizia di Stato Armando Angelucci, che può contare per il supporto al personale su un organico di 40 Psicologi e 5 medici specialisti che vengono chiamati ogni volta che si presentano eventi critici nei quali il personale è coinvolto in azioni che rompono il normale sviluppo quotidiano come suicidi, incidenti ad agenti, terremoto ecc.
A seguire hanno presentato le loro strutture e obiettivi il Dirigente Medico Formazione Sanitaria e il Capo Squadra Supporto Psicologico del Corpo dei vigili del Fuoco - del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile - Filippo Folgori e Davide Tomaselli, che hanno parlato dell’esperienza di via Ventotene dove, per la prima volta, è stato supportato il personale a seguito della morte di alcuni vigili.
In generale tutti rappresentanti delle Associazioni presenti sono stati d’accordo sulla necessità di iniziative che prevedano interventi coordinati tra tutte le varie strutture e associazioni che si occupano di fronteggiare i bisogni psico-sociali della popolazione che si manifestano a seguito di emergenze.
E’ poi intervenuto il Presidente dell’Ordine Nazionale degli Psicologi che ha toccato soprattutto i punti sulle linee guida negli interventi psico-sociali.
Nel campo della Psicologia delle Emergenze , specifica, l’Ordine deve avere un compito di controllo e non può organizzare gli interventi, così come a volte viene chiesto e propone, invece, un protocollo regionale condiviso per il rispetto delle reciproche funzioni, con l’obiettivo di arrivare ad avere, anche nella formazione degli operatori, delle linee guida condivise. Per far questo  serve innanzitutto che le Associazioni per prime siano convinte dell’utilità di tale condivisione. Bisogna arrivare all’applicazione completa della direttiva del 2006 e sono gli Ordini Regionali che devono preoccuparsi di questa omogeneizzazione. La rappresentante di Psic-AR interviene ribadendo che per il successo di tale iniziativa non si potrà non tener conto delle specificità sociali che nel nostro Paese caratterizzano ogni realtà regionale.
In accordo con le Associazioni presenti, Rita Petrini, Psicologo Psic-AR, sottolinea l’importanza della cooperazione e precisa che per la propria Associazione i punti cardine dell’efficacia dell’intervento psico-sociale consistono nella preparazione e formazione degli operatori che prestano il loro soccorso  nelle emergenze e nell’acquisizione di competenze "multiple" che essi devono poter attivare, per riuscire a fronteggiare spesso una situazione di crisi fortemente sovradeterminata da variabili intrapsichiche e intersoggettive.
A tal fine illustra il "Modello Psicodinamico Multiplo per le Emergenze" che Di Iorio e Biondo di Psic-AR  hanno ideato e sperimentato nella pratica formativa, all’interno del Corso di Alta Formazione in Psicologia delle Emergenze con il quale vengono preparati i propri operatori. Tale metodo individua, così come aveva già sottolineato all’inizio della giornata nel suo intervento il Direttore dell’Ufficio Emergenze DPC, nell’esercitazione uno dei momenti salienti del percorso formativo dello Psicologo dell’emergenza. L’esercitazione permette, attraverso la pratica, di imparare a coordinarsi con i colleghi della propria squadra e con i soccorritori dei diversi ambiti sanitari e tecnici che intervengono sullo scenario di crisi, momento formativo che rappresenta l’obiettivo a cui tende il Dipartimento della Protezione Civile.
Dice infatti Cristiana Pizzi, del DPC, che ha chiuso l’incontro ringraziando i partecipanti "dobbiamo rimanere uniti, dobbiamo continuare a pensarci insieme, da soli non riusciremo a fare nulla che riguarda l’assistenza psico-sociale che perduri più della nostra permanenza nella nostra Istituzione, nel nostro Dipartimento, nella nostra Associazione, Organizzazione, nel nostro Ente.
E c’è bisogno di qualcosa di solido e robusto per quel che riguarda le cure psico-sociali in emergenza. C’è bisogno di volontà, coraggio, passione, amore verso il prossimo, dedizione e forza d’animo, ma c’è anche bisogno di coordinamento e pianificazione, ordine, sistema e regole".
La giornata si è conclusa con la presentazione della pagina internet del DPC : www.tinyurl.com/magazine-protezione-civile nel quale gli utenti possono condividere le proprie opinioni e postare link, foto e video, caricandoli dal proprio pc o richiamandoli da internet con link.


Un momento del convegno



 
 
Cerca
Torna ai contenuti | Torna al menu