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C.I.P. n. 17 - PROTEZIONE CIVILE E VOLONTARIATO
FORMAZIONE A 360° AD ALBANO LAZIALE
Progetto Formazione Volontari operativi e quadri della Protezione Civile dei Castelli Romani
Mauro De Rossi
Disaster Manager
La formazione del Volontario di Protezione Civile implica strategie didattiche diverse dalle cosiddette metodologie-didattico-formative applicate dalle istituzioni (V.V.F.,C.F.S., P.S. ecc.), questo soprattutto perché il Volontario non esplica un ruolo professionale al fine di una remunerazione economica che premi il suo operato, ma esso applica in genere le sue capacità e competenze per una risonanza e apprezzamento di tipo sociale, quindi le motivazioni che spingono il Volontario ad accettare queste condizioni sono molto forti, e le stesse vanno ampiamente considerate in un progetto di formazione.
Oggi il ruolo del Volontario di Protezione Civile è sempre più importante perché oramai i Volontari costituiscono la forza in grado di fronteggiare nella fase iniziale, qualsiasi tipo di problema connesso a una emergenza.
Le responsabilità in carico al Presidente o Coordinatore normate dal D.Lgs 81/2008 e dalle Disposizioni in attuazione dell'articolo 3 - D.Lgs13 aprile 2011 sono ormai una linea guida per la tutela del Volontario, ma nonostante le norme ancora le Istituzioni non hanno predisposto piani formativi idonei e certificati.
Che fare in una condizione del genere?
Aspettare le istituzione e nel frattempo rimanere chiusi nelle proprie sedi non operative?
Oppure continuare ad operare facendo finta di non conoscere la normativa vigente e rischiando denunce anche penali?
Personalmente, come responsabile del Gruppo Volontari della Protezione Civile di Albano Laziale, insieme a Marco Baccarini (Coordinatore del G.C. di Lanuvio ex V.V.F.) e Maria Teresa Devito (Psicologa Centro Alfredo Rampi) abbiamo puntato tutto sulla collaborazione fra i gruppi e le professionalità all’interno degli stessi per avviare un progetto che ha portato degli ottimi risultati.
Grazie anche al supporto di colleghi ad un certo punto ci siamo chiesti "ma noi possiamo iniziare un percorso a 360° in autonomia senza aspettare le Istituzioni utilizzando le figure professionali che ogni gruppo ha?" SI
Così è partito "FORMAZIONE A 360° NEL TERRITORIO DEI CASTELLI ROMANI", un progetto articolato in 10 moduli formativi e 3 esercitazioni che ha coinvolto circa 170 Volontari per una durata di circa 4 mesi. Un percorso formativo strutturato che ha toccato tutte le tematiche inerenti l’attuale normativa, sono stati svolti i seguenti moduli: Organizzazione del sistema di Protezione Civile - I rischi sul nostro territorio - Psicologia dell’emergenza - Primo soccorso - Logistica in emergenza - Prevenzione Incendi - Antincendio Boschivo - Mas media e Telecomunicazioni - Viabilità e gestione in strada - Topografia e Orientamento.
Il tutto reso operativo da 2 esercitazioni pratiche (Topografia e Antincendio) e da una esercitazione finale che ha coinvolto tutte le associazioni partecipanti nell’allestimento di un mini campo tipo secondo la normativa vigente e simulazioni di intervento.
La collaborazione e la sinergia fra associazioni avviata sul territorio ha consentito di portare avanti in un moneto di totale crisi economica del nostro paese, uno dei primi progetti di formazione a 360° per il Volontario. Il percorso formativo è stato realizzato in totale economia e senza nessun contributo da parte delle Istruzioni preposte alla formazione, contiamo come gruppo di lavoro di riproporlo ogni anno per i nuovi Volontari con la speranza che sia di stimolo per avere finalmente delle indicazioni precise dagli organi competenti e non solo una normativa che non consente più al Volontario di svolgere l’attività con serenità e passione.
Ringrazio personalmente le associazioni (G.C. di Lanuvio, Ass. PSIC-AR Alfredo Rampi, CRI Comitato comuni dell’Appia, Ass. La Fenice 2010, Ass. Alfa, Ass. COAR C.R., A.R.I. Colli Albani, P.L. di Lanuvio) che hanno creduto nel progetto e si sono messe in gioco in prima persona con strutture e personale altamente qualificato.