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Archivio > Agosto 2013

TANTE STORIE
TANTE STORIE di Claudia Merolli
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FABRIZIA DI LALLA “TANTE STORIE”
FABRIZIA DI LALLA “TANTE STORIE” Note sulla prefazione del libro curata da Daniele Biondo di Claudia Merolli
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Consigli bibliografici
Consigli Bibliografici: pubblicazioni a cura del Centro Alfredo Rampi

 



TANTE STORIE

TANTE STORIE
di Claudia Merolli*


Entrare nell’aula di un  istituto scolastico per  immergersi pienamente nelle dinamiche del gruppo classe. Di questo tratta “Tante storie”,  l’ottimo testo di Fabrizia Di Lalla che si sviluppa principalmente attraverso la descrizione dei personaggi che vengono presentati nei vari capitoli.
L’autrice entra nella classe come AEC, assistente educativo culturale, ma dalla lettura si comprende che per i ragazzi la sua presenza assume un valore molto profondo che va al là di un mero titolo o di un’etichetta. Infatti,  la Di Lalla diventa per loro una confidente, un’amica; forse per la semplicità con cui si relaziona con gli adolescenti o forse per una sua capacità innata di coinvolgere e trascinare gli altri.
E’  un viaggio in cui l’allegria, l’ironia, la commozione, la malinconia e la spensieratezza si fondono continuamente, in un mix di emozioni che coinvolge dalla prima all’ultima pagina.
Fra le righe si evidenzia anche una denuncia dell’ attuale deresponsabilizzazione educativa degli adulti, che, alternando l’utilizzo di stili genitoriali  troppo autoritari ad altri esageratamente lassisti, causano non pochi problemi nella crescita e nella formazione dei ragazzi.
Sottile, infine, anche la critica della Di Lalla nei confronti del sistema scolastico che troppo spesso si limita al solo insegnamento di precetti, tralasciando la dimensione relazionale ed educativa  dell’incontro insegnante- alunno.


Note sull’autore

Fabrizia Di Lalla è nata a Roma nel 1972. Ha studiato prima alla Sapienza, dove si è laureata in antropologia e poi all’università Roma Tre in cui ha concluso gli studi con una tesi dedicata alle problematiche legate all’autismo e alla sessualità. Ha anche portato a termine un corso universitario triennale  all’Istituto per il Medio e Estremo Oriente di lingua cinese conseguendo il relativo diploma. Attratta fin dall’adolescenza dal mondo degli emarginati e dei disabili, ha svolto nel corso degli anni in questo difficile settore della società la sua attività in modo esclusivo. Ma il suo contributo non si è limitato al fare avendo messo a disposizione di questo aspetto sociale le sue capacità speculative e professionali. Da diversi anni coordina l’Open Ring Center, il Centro di Aggregazione Giovanile gestito dal Centro Alfredo Rampi Onlus.


Indice del libro:
- Presentazione di Daniele Biondo
- Introduzione
- Quindici settembre
- Il fruttivendolo
- L'anniversario
- L'artista incompreso
- Che amarezza!
- Il papà di Guglielmo
- Il compleanno di Larissa
- Il totem
- Il cane di Elettra
- L'appello
- Grammatica
- Andata e ritorno
- Il piano di Manàs
- Tacchi a spillo
- Lo stallo
- Pipì a letto
- Il trabocchetto
- Il gradino
- Colpa della luna
- L'autore
 

* Psicologa Clinica e di Comunità




FABRIZIA DI LALLA “TANTE STORIE”

FABRIZIA DI LALLA “TANTE STORIE”
Note sulla prefazione del libro curata da Daniele Biondo
di Claudia Merolli*

"Leggendo le storie di Fabrizia sembra di stare in un sogno dove dialogano dentro l’Autrice, il Sé adolescenziale e quello adulto, animati da un continuo confronto appassionato e  vitalizzante.”
Questo il pensiero di Daniele Biondo, psicoanalista, riguardo al testo della Di Lalla.
Con “Tante storie”, sempre secondo Biondo, l’autrice da un lato si immedesima con i personaggi del racconto, si commuove con loro, ripercorre le proprie esperienze adolescenziali, dall’altro effettua uno studio antropologico focalizzando l’attenzione sui fenomeni sociali sia individuali che di gruppo.
Il testo, secondo lo psicoanalista, testimonia l’esigenza crescente dell’adolescente di avere accanto a sè adulti, genitori ed educatori socialmente responsabili che trasmettano valori etici da una generazione all’altra.
Gli adolescenti  appaiono infatti in balia della realtà circostante, privi degli strumenti necessari per poterla affrontare e circondati da adulti instabili, spesso immaturi ed inaffidabili, che possono causare sofferenza e disadattamento nei giovani.
Questa la descrizione della situazione educativa contemporanea espressa implicitamente dall’autrice ed analizzata in chiave psicoanalitica da Biondo nella sua presentazione del libro.
Dall’analisi dei due autori emerge quindi vivida la complessità della delicata fase adolescenziale,  attraversata da numerose insidie e fattori di rischio ambientali e sociali.
Al fine di prevenire tali problematiche è necessario un vero e proprio salto di qualità da parte di  tutti i soggetti coinvolti nel delicato compito educativo e della formazione  per poter  condividere con i ragazzi i vari passaggi evolutivi. Obiettivo comune quello di dare strumenti emotivi ed educativi tali da accompagnare lo sviluppo degli adolescenti in modo concreto e positivo.


* Psicologa Clinica e di Comunità




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