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PSIC-AR e BOB

Archivio > Agosto 2008 > Psicologia delle emergenze

C.I.P. n. 5 - PSICOLOGIA DELLE EMERGENZE

PSICAR e BOB
IL GRUPPO DI PSICOLOGI DELLE EMERGENZE PSIC-AR IMPEGNATI NELLA PROMOZIONE DEL "GUIDATORE DESIGNATO"
Maria Teresa Devito
(Psicologa del lavoro, esperta in psicologia dell’emergenza, segretario di PSIC-AR -psicologi dell’emergenze Alfredo Rampi)

Il gruppo di psicologi dell’emergenza del Centro Alfredo Rampi si è trovato a dover affrontare un nuovo banco di prova, l’ambito della promozione e prevenzione della guida sicura all’uscita delle discoteche.
L’impegno è stato quello di collaborare al progetto "Ragazzi in Strada", che ha come obiettivo la prevenzione degli incidenti stradali e dei comportamenti a rischio.
Il progetto ha permesso, al gruppo di psicologi dell’emergenza, di scendere ancora una volta in campo, svolgendo un ruolo fondamentale: agganciare i ragazzi, stimolare in loro la curiosità di diventare i BOB della serata e, soprattutto, assumere la responsabilità di riportare il resto del proprio gruppo sano a casa.
L’iniziativa si è svolta in quattro serate che, oltre per il numero di ragazzi coinvolti, è stata  significativa perché ha permesso di indagare meglio la conoscenza posseduta dai ragazzi sugli effetti dell’alcool, durante la guida.
Il compito degli psicologi è stato quello di aiutare i ragazzi a scegliere di essere BOB affrontando con loro, anche se in pochi minuti ma con intensità, argomenti quali la motivazione ed il bisogno di correre rischi, come componente fondamentale di questa età, che spesso porta al consumo eccesivo di alcool e droga o al mettersi alla guida ubriachi o poco lucidi.
La quasi totalità dei ragazzi ha espresso la propria ammirazione per il lavoro di sensibilizzazione che, noi psicologi dell’emergenza, stavamo svolgendo, si sentivano rassicurati dalla nostra presenza e soddisfatti nel ricevere risposte ai loro dubbi.
Gratitudine è stata espressa anche per quei momenti dove si è prestato un primo soccorso ad alcuni ragazzi che avevano ecceduto nell’uso di alcool e avevano bisogno di un aiuto a riprendere coscienza della condizione in cui si trovavano.  
L’importanza di essere presenti anche in un contesto del genere è stata dimostrata dalla tendenza dei ragazzi a riproporsi come BOB del gruppo e della serata. Abbiamo, infatti, potuto constatare come alla quarta, ed ultima serata, molti ragazzi si sono spontaneamente ripresentati, per partecipare all’iniziativa, e sono rimasti ancor più entusiasti quando sono stati da noi riconosciuti. La possibilità, per i ragazzi, di lasciare un ricordo della loro disponibilità, è stato uno strumento prezioso da utilizzare.
Ancora di più è stato prezioso, per noi psicologi dell’emergenze, sperimentarci in questo nuovo contesto che ha permesso di evidenziare, ancora una volta, come sia importante avere una buona sintonia e collaborazione con tutti i membri del proprio gruppo, per essere pronti a gestire sia gli imprevisti che la situazione può comportare sia le diverse reazione dei ragazzi alla nostra presenza. Bisogna essere pronti a gestire sia il rifiuto della nostra richiesta di coinvolgimento all’iniziativa, sia l’eccesivo coinvolgimento, trovare le modalità migliori per essere scelti come possibili strumenti atti a dar voce alle loro richieste.




 
 
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