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C.I.P. n. 13 - PROTEZIONE CIVILE E VOLONTARIATO
IL PROGETTO DI SERVIZIO CIVILE
Valeria Catalano
Psicologa
Per l’anno 2011 presso l’Ufficio IV - Gestione delle emergenze - Servizio emergenza sanitaria e assistenza alla popolazione del Dipartimento della Protezione Civile (DPC) è stato avviato un progetto di Servizio Civile dal titolo l’Empowerment degli operatori di protezione civile e delle persone da soccorrere in maxi – emergenze. Il progetto che vede coinvolti quattro volontari coordinati da Cristiana Pizzi e Maria Rosa Casagrande, si compone di due aree di intervento: l’assistenza psicosociale in emergenza e l’accoglienza ed assistenza delle persone con disabilità in emergenza.
Per quel che concerne l’assistenza psicosociale il progetto si pone come obiettivo la costituzione di una Èquipe Psicosociale in Emergenza (EPE) in ogni Regione, così come previsto dalla DIR. P.C.M del 13 /06/2006 - Criteri di Massima sugli interventi psicosociali da attuare nelle catastrofi, al fine di unificare strumenti e prassi degli interventi psicosociali nelle catastrofi.
Allo stato attuale si è provveduto ad effettuare una mappatura del territorio nazionale per verificare la presenza delle EPE a livello regionale e per poter sensibilizzare le Regioni che non hanno ancora costituito nessuna èquipe. E’ in progetto, inoltre, l’organizzazione di un incontro con tutti i referenti regionali al fine di favorire la comunicazione tra le Regioni e la condivisione di best – practices in materia.
Sempre nell’ambito della stessa azione si sta provvedendo all’inserimento dei dati delle Schede di Triage Psicologico, compilate durante l’emergenza Abruzzo, in un database appositamente costruito, con l’obiettivo di ottenere dall’elaborazione dei dati, informazioni utili riguardanti le principali reazioni psicologiche post-evento e le diverse tipologie di trattamento attuate. Inoltre, dalla qualità e dell’elaborazione dei dati ci si propone di valutare i punti di forza e le aree di miglioramento della scheda di Triage Psicologico.
Per quel che concerne la seconda area d’intervento, obiettivo del progetto è promuovere la costituzione di un gruppo di lavoro sulla tematica utile alla elaborazione dei "Criteri di massima per il soccorso alle persone con disabilità in maxi-emergenza".
In collaborazione con la Cooperativa "Europe Consulting" (che permette ai propri soci diversamente abili di lavorare presso l’Ufficio Stampa del Dipartimento), è in corso di elaborazione una "Scheda di classificazione della funzionalità, della disabilità e della salute della persona per l’allocazione abitativa transitoria in emergenza" (CFDS), che permetterà, in futuro, un censimento delle persone con disabilità in un’area di accoglienza.
Tale modello potrà essere utile a definire lo stato di salute della popolazione, non solo attraverso informazioni basate esclusivamente sul criterio della diagnosi di una o più malattie, ma anche - così come indicato dalla nuova classificazione ICF (Classificazione Internazionale Funzionamento, della disabilità e della salute), promossa dall’OMS nel 2003 - come una valutazione del "funzionamento" o meglio, delle abilità residue della persona per poter partecipare alla vita sociale in una condizione di precarietà come quella determinata da un evento catastrofico.
Si sta, inoltre, lavorando alla stesura di un documento che tenga presente le esigenze delle persone con disabilità per una migliore pianificazione delle aree di accoglienza per la popolazione in caso di emergenza. A tale scopo, sono in programma degli incontri tematici con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, le Associazioni di volontariato di categoria e gli operatori di Protezione Civile.
Al centro la Dott.ssa Cristiana Pizzi, alla sua destra Elisa Lo Grasso, Volontaria di Servizio Civile, alla sua sinistra Valeria Catalano, Volontaria di Servizio Civile.
Con questo progetto il Dipartimento della Protezione Civile vuole offrire uno stimolo a tutti gli attori coinvolti nella gestione delle aree di accoglienza della popolazione in occasione delle catastrofi, con lo scopo specifico di trovare insieme le migliori risposte e garanzie per un’assistenza, nel rispetto della dignità delle persone.